In agosto hai iniziato il tuo tirocinio di meccatronica d’automobili presso AMAG. È andato tutto bene? Come hai vissuto i primi due mesi?
Julia Felber: Ho avuto davvero un ottimo inizio da AMAG. Abbiamo partecipato subito a un Welcome Camp con gli altri neoapprendisti di AMAG provenienti da tutta la Svizzera. In questi due giorni abbiamo ricevuto informazioni importanti relative all’inizio della formazione. Anche l’accoglienza in azienda è stata molto cordiale. L’inizio è stato faticoso, ma ho trovato i primi due mesi molto interessanti.
È risaputo che nelle professioni tecniche le donne sono in netta minoranza rispetto agli uomini. Cosa ti ha spinto a optare per questa formazione?
Julia Felber: Già da piccola nutrivo un interesse per la meccanica e la tecnica. Inoltre, ho sempre voluto svolgere un’attività che mi permettesse di usare le mani. Ho frequentato la scuola specializzata e questo mi ha permesso di capire che una formazione teorica non sarebbe l’ideale per me. Sono più un tipo da lavori pratici. Per questo motivo mi sono candidata da AMAG Utoquai per un posto di formazione quale meccatronica d’automobili e sono molto lieta di averlo ottenuto.
È risaputo che nelle professioni tecniche le donne sono in netta minoranza rispetto agli uomini. Cosa ti ha spinto a optare per questa formazione?
Timéa Tschannen: Sin da piccola ero affascinata dalle auto. Non sono mai stata una che giocava con le Barbie, preferivo di gran lunga occuparmi di auto e ci giocavo spesso. È stato chiaro sin dall’inizio che avrei svolto una professione di tipo artigianale e che un lavoro da ufficio non fosse proprio adatto a me. Questa certezza mi ha spinta a provare la professione del meccatronico d’auto.
Secondo te, per quale ragione molte donne non si interessano o mostrano poco interesse alle professioni tecniche? Confermi gli stereotipi?
Céline Schatz: In linea di massima credo che uomini e donne nutrano interessi diversi. Per questa ragione le donne si interessano meno alle professioni tecniche. Viceversa vi sono professioni che vengono svolte perlopiù da donne, ad esempio le professioni infermieristiche o quella di parrucchiere. A questo si aggiunge il fatto che spesso le donne non sanno nemmeno cosa aspettarsi da una professione tecnica. Inoltre la professione di meccatronico d’automobili prevede anche attività pesanti, ad esempio durante il cambio degli pneumatici, che richiede anche un determinato sforzo fisico.
Prima di iniziare la tua formazione cosa sapevi di AMAG?
Timéa Tschannen: A dire il vero non molto. Sapevo in che settore era attiva e sapevo che era una grande azienda. Questo è stato anche uno dei motivi per cui ho deciso di iniziare qui la mia formazione. Ho anche dato un’occhiata ad altre piccole aziende e ho subito pensato che qui da AMAG avrei potuto sicuramente compiere la mia formazione ed eventualmente anche continuare a lavorarci dopo.
Prima di iniziare la tua formazione cosa sapevi di AMAG?
Céline Schatz: A essere sincera non conoscevo molto AMAG. Mi immaginavo AMAG come azienda cordiale e familiare, immagine che finora ha trovato conferma.
La tua immagine di AMAG è cambiata negli ultimi mesi?
Julia Felber: Avevo già svolto il mio stage presso AMAG, mi ero quindi già fatta un’idea della professione di meccatronica d’automobili. Prima non pensavo che la professione avesse a che fare con installazioni elettriche ed elettronica. Già durante lo stage ho constatato che come meccatronica d’automobili non si ha a che fare solo con strumenti meccanici.
A scuola puoi discutere delle tue esperienze con gli altri apprendisti. Anche qui la tua decisone di apprendere la professione di meccatronico d’automobili è considerata una scelta particolare? A scuola vi sono anche altre future meccatroniche d’automobili? Come sono i rapporti gli altri apprendisti?
Timéa Tschannen: Nella mia classe sono l’unica donna apprendista meccatronica. A scuola so che c’è un’altra ragazza che sta svolgendo l’apprendistato da esperta d’automobili, quindi anche in questo campo era, ed è, una cosa particolare. I rapporti con i miei compagni di classe sono buoni, anche se all’inizio erano un po’ riservati nei miei confronti. Nel frattempo sono stata totalmente accettata e da quando uno dei miei compagni ha notato che vado bene a scuola mi fa spesso delle domande.
Hai anche contatti con apprendisti di altri settori nella tua azienda?
Julia Felber: Ci siamo conosciuti al Welcome Camp. Oltre a me, quest’anno hanno iniziato la formazione un altro meccatronico d’automobili e un’apprendista di commercio. Scambiamo le nostre esperienze, andiamo a pranzo insieme e ci vediamo anche nel tempo libero. Durante il lavoro sono inoltre regolarmente in contatto con gli apprendisti del magazzino dei pezzi di ricambio.
Com’è la tua giornata di lavoro? Esiste una giornata «tipo»?
Céline Schatz: Vi sono determinati compiti che occorre svolgere ogni mattina e ogni sera. Ad esempio impostare i macchinari e mettere a disposizione diversi liquidi al mattino e riordinare tutto la sera. Durante il resto della giornata le mie mansioni sono molto variate. Già ora sono in grado di occuparmi autonomamente di alcuni compiti. Negli altri casi mi viene dapprima spiegato e mostrato come fare, poi posso esercitarmi.
Cosa fai quando non lavori, nel tempo libero?
Timéa Tschannen: Mi piace allenarmi per rafforzare i miei muscoli e aumentare la mia forza, cosa che mi torna molto utile al tirocinio. Ho visto che mi mancava ancora un po’ di forza nelle braccia, quindi a maggior ragione ho scelto di allenarmi. Faccio anche kickboxing, ma al momento l’ho interrotto per via di una distorsione muscolare. Infine mi piace anche disegnare e fotografare.
Cosa ti piace finora da AMAG e di cosa faresti invece a meno?
Julia Felber: Mi piace molto il fatto che in AMAG dopo poco tempo godo già di così tanta fiducia e che colleghi e superiori mi incoraggino già ora a svolgere autonomamente vari compiti. Non è affatto una cosa ovvia quando si è ancora in formazione. Mi entusiasma meno il fatto di dover pulire, ma rientra ormai nei compiti. In ogni lavoro vi sono mansioni che non si fanno così volentieri, ma che ciononostante vanno svolte.
Qual è il tuo desiderio personale per il futuro?
Céline Schatz: Il mio desiderio più grande e il mio obiettivo principale per il futuro più immediato è portare a termine con successo la mia formazione.
Ringraziamo le tre giovani ragazze per il tempo concessoci. Torneremo in altre occasioni a parlarvi di loro e continueremo a tenervi informati sui progressi della loro formazione.
Maggiori informazioni sulla posto d’apprendista e pratica.
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