Il Consigliere nazionale Jean-François Rime ha inaugurato l’evento con una relazione sul tema “Sfide della politica dei trasporti”. Ha descritto il 2016 come l’anno chiave per l’Unione svizzera delle arti e dei mestieri e per la politica dei trasporti svizzera. L’apertura dell’evento è stata accompagnata da un esito soddisfacente delle votazioni: il “sì” del popolo svizzero alla seconda canna del traforo del San Gottardo. Secondo l’USAM si tratta di una chiara presa di posizione da parte dei cittadini svizzeri a favore della strada e una conferma dell’importanza di questa arteria viaria.
L’onorevole Rime ha inoltre citato l’importanza della politica dei trasporti e di un’infrastruttura stradale funzionante per le imprese, strumento imprescindibile per garantire la distribuzione capillare di merci e servizi. È fondamentale che tutte le vie di comunicazione si integrino alla perfezione: ferrovia, strada, vie aeree e idrovie. Dal 1990 il traffico è più che raddoppiato, ma la rete stradale non è cresciuta di pari passo. Il presidente dell’USAM ha continuato menzionando gli ingorghi sulle strade svizzere, responsabili di oltre 21’500 ore trascorse nel traffico ogni anno. I costi di tale situazione ammontano a circa 2 miliardi di franchi per l’economia svizzera. L’USAM richiede a gran voce uno sviluppo consono ai bisogni dell’infrastruttura interregionale, l’eliminazione degli ingorghi sulla rete stradale nazionale e tagli al sovvenzionamento trasversale dalla strada alla ferrovia.
Dal canto suo, il Consiglio nazionale ha annunciato due importanti progetti per il finanziamento della rete stradale: il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA) e l’Iniziativa per un equo finanziamento dei trasporti. Il progetto FOSTRA è stato ridiscusso dal Consiglio degli Stati nella sessione di primavera. L’USAM ritiene che sia la direzione giusta da seguire. Tuttavia, l’onorevole Rime è comunque del parere che il progetto sia ulteriormente migliorabile.
Inoltre, Jean-François Rime ha manifestato pieno appoggio dell’USAM all’Iniziativa della “vacca da mungere” (Iniziativa per un equo finanziamento dei trasporti), oggetto in votazione il 5 giugno. L’USAM ritiene che l’iniziativa non chieda niente di straordinario: il denaro riscosso dallo Stato tramite tributi, imposte e tasse versati dagli utenti della strada deve essere reinvestito in modo vincolato e per intero nell’infrastruttura stradale. In aggiunta, anche il diritto di codecisione degli automobilisti andrebbe rafforzato sottoponendo obbligatoriamente l’introduzione o l’aumento di eventuali imposte a referendum facoltativo. Secondo il Consigliere nazionale, l’Iniziativa per un equo finanziamento dei trasporti è il rimedio giusto per risolvere i noti problemi di finanziamento dell’infrastruttura stradale. È innegabile la necessità di impiegare maggiori fondi nello sviluppo della rete stradale. Infatti, anche i trasporti pubblici – i bus ad esempio – approfitterebbero dell’Iniziativa della “vacca da mungere” poiché vi sarebbero meno ingorghi anche per loro.
A seguito delle interessanti riflessioni dell’onorevole Jean-François Rime, nella tavola rotonda con Morten Hannesbo, CEO di AMAG, l’argomento è poi stato approfondito e sono stati discussi i punti a favore di un “sì” all’Iniziativa per un equo finanziamento dei trasporti. Hannesbo ha sottolineato l’importanza di poter contare su buone condizioni di traffico e viabilità per gli utenti della strada. Secondo il CEO di AMAG, a prescindere dal proprio mezzo di trasporto – automobile, bus, bicicletta o trattore che sia –, un “sì” all’iniziativa gioverebbe a tutti quanti. Proprio per questo motivo tutto il settore si è schierato a sostegno della campagna.
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