Abbiamo approfittato del viaggio al Salone dell’auto di Ginevra per percorrere una tappa del Grand Tour of Switzerland in Romandia. Siamo quindi partiti, come già detto, da Vallorbe in una fredda mattina di febbraio. Le basse temperature ci hanno indotto a proseguire il viaggio e a cancellare la visita della grotta carsica – tanto decantata sulla homepage del Grand Tour of Switzerland – e delle adiacenti cascate.
Superata Vallorbe abbiamo preso il tragitto per Le Sentier, che sale in quota quasi come una strada di montagna. Arrivati a 1’061 metri sul livello del mare, la vista si è aperta sul pittoresco Lac Brenet ghiacciato.
Attraverso un’ampia pianura siamo poi giunti sulle sponde del Lac de Joux, dove siamo rimasti incantati dal paesaggio lacustre innevato. Arrivati a Le Sentier ci siamo subito resi conto che questa piccola cittadina è una specie di capitale dell’orologeria. Qui, diversi marchi producono i loro preziosi orologi e gli eleganti laboratori luccicavano al sole mattutino. Ci è stato consigliato di visitare il museo dell’orologio per apprendere interessanti aspetti sull’arte orologiaia. Perché la Vallée de Joux è il cuore dell’alta orologeria svizzera.
Abbiamo però deciso di proseguire direttamente il viaggio sul nostro itinerario del Grand Tour of Switzerland. La tappa successiva era St. George. Anche qui abbiamo dovuto percorrere una strada in salita, che ci ha regalato un bel panorama sulla Vallée de Joux.
La prosecuzione del tragitto – anche questo simile a un passo alpino – attraverso il parco naturale del Giura vodese ha fatto letteralmente palpitare i nostri cuori. Il pittoresco paesaggio invernale lascia intuire quanto debba essere bello questo posto anche negli altri mesi dell’anno.
Lentamente si riscende a valle. Mentre digitiamo Nyon sul nostro navigatore, all’improvviso si staglia davanti ai nostri occhi un panorama alpino mozzafiato. Ovviamente ci siamo fermati, per poterne godere a fondo.
Per fortuna questo splendido scenario ci ha accompagnati praticamente per tutto il tragitto verso il Lago Lemano. Abbiamo proseguito in direzione Nyon costeggiando il Lago Lemano, attraverso campi e paesini.
Ci siamo lasciati alle spalle il Giura vodese passando da Rolle. Tra i vigneti che sovrastano la cittadina, il nostro sguardo è stato catturato dalla silhouette del castello di Rolle. E questo nonostante la foschia che avvolgeva la pianura!
La strada che porta a Nyon si snoda attraverso altri vigneti. Un tragitto stupendo, che anche in inverno appaga la vista. Arrivati a Nyon, sono bastati pochi passi per rimanere incantati dalla bellezza di questo vero e proprio gioiello incastonato sul Lago Lemano. Il centro storico e soprattutto il castello ci hanno ammagliati. Da lì ci siamo goduti il panorama sulle tranquille acque del Lago Lemano, baciato dal sole.
Il tratto Nyon-Ginevra ha concluso il nostro viaggio. Abbiamo preferito rimandare a un’altra volta il tour guidato della città più cosmopolita della Svizzera e la visita del famoso Jet d’eau, il getto d’acqua che raggiunge 140 metri di altezza. Perché ci aspettava la visita del Geneva International Motor Show al Palexpo.